Mia Martini
RICORDAMI
20/09/1947
12/05/1995
Singers - Domenica Rita Adriana Bertè
Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè detta Mimì (Bagnara Calabra, 20 settembre 1947 – Cardano al Campo, 12 maggio 1995), è stata una cantante italiana; in alcune occasioni è stata cantautrice, scrivendo i testi di alcune sue canzoni.
Sorella maggiore di Loredana Bertè, con la quale... [Leggi tutto]Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè detta Mimì (Bagnara Calabra, 20 settembre 1947 – Cardano al Campo, 12 maggio 1995), è stata una cantante italiana; in alcune occasioni è stata cantautrice, scrivendo i testi di alcune sue canzoni.
Sorella maggiore di Loredana Bertè, con la quale condivide giorno e mese di nascita, è considerata insieme a Mina una delle voci più belle e significative che abbia espresso la musica italiana. Donna tormentata, interprete intensa e raffinata, vantò una lunga carriera artistica che ebbe inizio nel 1963, semplicemente come Mimì Berté. Il produttore discografico e autore Carlo Alberto Rossi la volle lanciare come ragazza yè-yè; tuttavia, il successo che trovò in questa veste, sebbene molto lusinghiero per una debuttante, durò ben poco, e dopo alcuni anni di oblio riapparve sulle scene, nel 1971, col nuovo pseudonimo di Mia Martini.
Oltre la collina, il suo primo album (giudicato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna), risultò per l'epoca piuttosto all'avanguardia, per arrangiamenti, tematiche e cantato. Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Inno, Agapimu, Che vuoi che sia..., Libera, Per amarti, la consacrarono tra le protagoniste assolute della musica italiana negli anni settanta, decennio nel quale raggiunse una grande popolarità nazionale e internazionale.
I suoi dischi iniziarono ad essere regolarmente distribuiti anche in paesi come Spagna, Francia, Germania e Giappone, dove nel 1977 partecipò come unica rappresentante italiana al Festival mondiale della canzone popolare di Tokyo, risultando vincitrice assoluta con il brano Ritratto di donna.
Nel 1978 divise il palco dell'Olympia di Parigi con Charles Aznavour, il quale la scelse per una fortunata serie di spettacoli in duo, reputandola una delle pochissimi voci femminili in grado di emozionarlo. Nello stesso periodo, durante la realizzazione dell'album Per amarti, intraprese un sodalizio artistico e sentimentale col cantautore Ivano Fossati, rivelatosi decisivo per il suo percorso umano e professionale, malgrado una relazione assai tormentata. Fu Fossati a scrivere e produrre l'album Danza (1978), un lavoro di grande spessore che segnò per lei un'importante crescita, non soltanto sul piano musicale; nel disco veniva pubblicata per la prima volta una delle sue interpretazioni più significative: La costruzione di un amore (successivamente ripresa dallo stesso Fossati e da altri artisti).
Dopo due difficili interventi alle corde vocali, che la lasciarono afona per un anno intero modificandone in seguito anche la timbrica, seguì un periodo di silenzio, durante il quale Mia Martini si dedicò alla stesura di un album da lei interamente scritto e composto, intitolato semplicemente Mimì (1981).
Nel 1982 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, uno dei suoi brani più popolari e al tempo stesso più raffinati, firmato sempre da Ivano Fossati: in quell'edizione i giornalisti istituirono appositamente per lei il Premio della Critica, oggi intitolato a suo nome. Sempre nel 1982 uscì un altro suo grande successo, di cui lei stessa scrisse il testo: Quante volte, brano che dette il titolo ad un nuovo, fortunato LP.
Il suo percorso artistico e la sua vita privata furono però segnati da una serie di maldicenze a sfondo superstizioso in seno allo stesso mondo dello spettacolo, che di fatto la ostacolarono ed emarginarono per diversi anni, portandola al ritiro dalle scene verso la metà degli anni ottanta.
Grazie al suo indiscusso talento interpretativo, la cantante tornò alla ribalta riaffermandosi con un consenso ancora maggiore: nel 1989 partecipò al Festival di Sanremo col brano Almeno tu nell'universo, celeberrimo successo che le restituì una grossa popolarità spingendola a riprendere pienamente la propria carriera attraverso nuovi album, nonché numerosi concerti ed apparizioni televisive. Negli anni novanta fu pertanto protagonista di altri grandi successi come La nevicata del '56, Gli uomini non cambiano (presentati sempre a Sanremo) e Cu 'mmè, duetto con Roberto Murolo che rilanciò la canzone napoletana.
Nel corso della sua carriera, ha interpretato brani in italiano, napoletano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e greco. Con la sua voce dal timbro ben riconoscibile per potenza e impatto emotivo, cantò il meglio della canzone d'autore italiana ed internazionale, collaborando con alcuni tra i più grandi nomi del panorama musicale, non solo italiano. Per lei hanno scritto, tra gli altri, Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Dodi Battaglia, Lucio Battisti, Gianni Bella, Dario Baldan Bembo, Giancarlo Bigazzi, Franco Califano, Mimmo Cavallo, Riccardo Cocciante, Giorgio Conte, Paolo Conte, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Enzo Gragnaniello, Bruno Lauzi, Mango, Amedeo Minghi, Mariella Nava, Mauro Pagani, Maurizio Piccoli, Mogol, Stefano Rosso, Enrico Ruggeri, Shel Shapiro, Umberto Tozzi, Antonello Venditti, Carla Vistarini.
Morì a soli quarantasette anni in circostanze mai del tutto chiarite: fu trovata priva di vita nella sua abitazione il 14 maggio 1995, dopo due giorni dal decesso.
Le ipotesi di suicidio succedutesi nei giorni seguenti, più volte sono state categoricamente smentite dalle sorelle.
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