Alcide De Gasperi
RICORDAMI
13/04/1881
19/08/1954
Politicians - Alcide Amedeo Francesco De Gasperi
Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, o più propriamente Degasperi (Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), è stato un politico italiano.
Figlio primogenito di Amedeo di Sardagna, maresciallo maggiore della gendarmeria locale tirolese, e di Maria Morandini. Ebbe due fratelli, Mario, seminarista morto nel... [Leggi tutto]Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, o più propriamente Degasperi (Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), è stato un politico italiano.
Figlio primogenito di Amedeo di Sardagna, maresciallo maggiore della gendarmeria locale tirolese, e di Maria Morandini. Ebbe due fratelli, Mario, seminarista morto nel 1906, ed Augusto, ed una sorella.
Nato in Trentino, allora parte dell'Impero austro-ungarico, è stato membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano e fondatore della Democrazia Cristiana con il suo scritto Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana, è stato l'ultimo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia e il primo della Repubblica Italiana.
Viene oggi considerato come uno dei padri della Repubblica Italiana e, insieme al francese Robert Schuman, al tedesco Konrad Adenauer e all'italiano Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori dell'Unione europea. La Chiesa cattolica lo venera come servo di Dio ed è in corso la causa di beatificazione.
La morte e il processo di beatificazione.
Alcide De Gasperi si spense il 19 agosto 1954 nella sua casa in Val di Sella (situata nel territorio comunale di Borgo Valsugana), dove amava trascorrere lunghi periodi assieme alla famiglia. Le sue ultime parole furono: "Gesú! Gesú!". Cinque giorni prima della morte, disse alla figlia Maria Romana:
« Adesso ho fatto tutto ciò ch'era in mio potere, la mia coscienza è in pace. Vedi, il Signore ti fa lavorare, ti permette di fare progetti, ti dà energia e vita. Poi, quando credi di essere necessario e indispensabile, ti toglie tutto improvvisamente. Ti fa capire che sei soltanto utile, ti dice: ora basta, puoi andare. E tu non vuoi, vorresti presentarti al di là, col tuo compito ben finito e preciso. La nostra piccola mente umana non si rassegna a lasciare ad altri l'oggetto della propria passione incompiuto. »
La sua scomparsa improvvisa, lontano dal clamore e dall'attenzione dei palazzi romani, suscitò vasta commozione in tutta Italia; il lungo tragitto in treno con cui la salma raggiunse Roma per le esequie di Stato, fu rallentato da numerose soste impreviste perché la gente comune era accorsa da ogni parte per rendere omaggio allo statista. Dentro e fuori la chiesa dove si celebrò il funerale furono presenti rappresentanze di tutti i partiti (fatta eccezione per i deputati del MSI non dimentichi del passato di antifascista di De Gasperi). Attualmente si trova sepolto a Roma, nel porticato della Basilica di San Lorenzo fuori le mura. La tomba è opera dello scultore Giacomo Manzù.
Poco dopo la sua morte, iniziarono le richieste di avviare per lui il processo di beatificazione.
È in corso a Trento la fase diocesana del processo di canonizzazione, che è stata aperta nel 1993, per cui la Chiesa cattolica ha assegnato ad Alcide De Gasperi il titolo di Servo di Dio.
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